In Conferenza Stato-Regioni è stato approvato il decreto ministeriale per attuare il bonus “Donne in campo”, previsto nella legge di bilancio 2020 che mette a disposizione del primo obiettivo per il triennio già in corso, un fondo di 15 milioni di euro.
Questo bonus concederà mutui a tasso zero fino a 300.000 euro per la durata massima di quindici anni, compreso il periodo di preammortamento, alle donne con qualifica di imprenditore agricolo o coltivatore diretto nonché alle società composte al femminile per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione. Questi finanziamenti serviranno a coprire fino al 95% delle spese ammissibili.
Si tratta di una grande opportunità per sostenere il nostro territorio, in cui si contano oltre 200mila aziende agricole al femminile: l'agricoltura è infatti il comparto con più alta percentuale di occupazione delle donne. Una misura importante sopratutto alla luce dell'attuale situazione di emergenza in seguito al Covid 19, in cui nei momenti difficili le aziende agricole hanno dovuto compiere sforzi rilevanti e questo bonus offre l'opportunità, grazie all'accesso al credito, di guardare avanti e programmare il rilancio.
Le spese ritenute ammissibili dovranno riguardare il miglioramento del rendimento e della sostenibilità dell’azienda agricola, attraverso la riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione e delle attività agricole connesse (nella direzione delle scelte in ambito europeo attraverso il New Green Deal). Altri obiettivi sono il miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere animale e il miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura. Per quanto riguarda l’acquisto di terreni, si è posto un limite del 10% dell’investimento totale da realizzare.
Il soggetto attuatore della misura sarà Ismea, l’istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare del Ministero delle politiche agricole.