La Coldiretti è pronta a una nuova battaglia sul fronte delle etichette d'origine: questa volta si punta su succhi di frutta, marmellate e conserve, in pratica per tutta la frutta trasformata che ancora oggi è anonima.
Ad annunciarlo all'Adnkronos è il presidente Roberto Moncalvo, forte anche delle recenti novità positive per grano duro e riso. "Il prossimo obiettivo che ci poniamo è l'obbligo di origine in etichetta per la frutta e gli ortaggi trasformati -afferma Moncalvo- è paradossale che in Italia si abbia l'etichettatura solo per l'ortofrutta fresca mentre un succo di frutta, una marmellata o una conserva ancora non ce l'hanno".
Il presidente della Coldiretti osserva inoltre che "in un paese come il nostro, autosufficiente per l'ortofrutta e che potrebbe produrne ancora di più viste le condizioni climatiche e la grande esperienza dei coltivatori, l'origine obbligatoria sull'etichetta di succhi frutta e marmellate sarebbe un valore aggiunto perché finalmente dietro una scritta made in Italy ci sia davvero l'ortofrutta italiana".
E non è tutto, un altro paradosso rileva Moncalvo è che "da un lato i cittadini consumano sempre più frutta e verdura, anche trasformata, dall'altro i prezzi riconosciuti agli agricoltori sono molto al di sotto dei costi di produzione. Tanto che abbiamo ciclicamente crisi sulla frutta estiva e su quella invernale, come in questo periodo, ad esempio, per gli agrumi, con i prezzi delle arance che non coprono nemmeno i costi di raccolta".
Dunque, la Coldiretti rafforzata anche dall'entrata in vigore definitiva dell'etichetta d'origine obbligatoria per il grano duro, e quindi per la pasta, e per il riso, "una conquista di grande civiltà", sottolinea Moncalvo, si appresta a chiedere l'identikit per succhi di frutta e marmellate e, in prospettiva, anche per altri prodotti quali "le carni trasformate, i salumi e il pane" conclude il presidente.
Fonte: http://www.adnkronos.com