Idrovora è un termine che deriva dall'antico greco e tecnicamente significa "che divora l'acqua". Nella sua accezione più comune è però usato in agricoltura per indicare il lavoro fatto da mezzi specifici, le pompe idrovore appunto, che tirano su l'acqua e la trasferiscono da un punto più basso a uno più alto del suo corso. Ci sono zone infatti in cui il terreno è più basso del mare e l'acqua dei canali non riesce a scorrere verso i fiumi e verso il mare, con rischio di provocare forti danni al terreno in caso di straripamento. Non solo: in caso di siccità le pompe svolgono la funzione di pescare l'acqua dai canali per l'irrigazione del terreno.
Cosa serve sapere prima di acquistare una pompa idrovora?
- portata Q - ovvero il volume di fluido spostata nell'unità di tempo, espresso normalmente in m3/s;
- velocità di pompaggio (ovvero volume di sostanza spostata in funzione del tempo);
- prevalenza H - ovvero il dislivello massimo di sollevamento, espressa normalmente in metri.
Chissà se anche Archimede che nel III secolo a.C descrisse per primo il funzionamento di una pompa idrovora aveva in mente queste caratteristiche?